venerdì, luglio 13, 2007

Jarrett: "damn city"

Queste sono le cose brutte della musica. O forse dovrei dire "le parole brutte della musica". Il lato negativo di un mondo fatto di armonie, emozioni e sensazioni, un mondo che non dovrebbe essere invaso MAI dalla cattiveria della mente umana, dal nervosismo e dallo stress, dal negativo della nostra, spesso banale, quotidianità. Questi episodi sono quelle cose che davvero non riesco a capire, sono quegli atteggiamenti che trasformano un artista, un grande pianista, un eccellente musicista in una persona davvero insignificante. Nemmeno talento e genio possono far tollerare una simile mancanza di rispetto.
Per spiegarvi meglio, riporto l'articolo del tgcom sul caso Jarrett e sul suo inaspettato (ma non troppo!) gesto di nervosismo (e divismo aggiungerei) durante il suo concerto ad Umbria Jazz.

Il pianista Keith Jarrett ha lasciato a Umbria Jazz una scia di delusione. E la rassegna non lo chiamerà più. Jarrett ha negato il bis e se n'è andato. Colpa di qualche flash alla fine del concerto. E il musicista con tono irato se l'è presa con tutta la città ("damn city"). "Capisco tutto - ha detto il direttore artistico, Pagnotta - anche l'ossessione delle telecamere, ma non si può insultare un pubblico e una città per colpa di qualche flash". Dunque a far infuriare Jarrett è stato il flash di una macchina fotografica: un'usanza che il pianista non sopporta da sempre e per la quale il pubblico viene 'messo in guardia' prima di ogni sua esibizione. Jarrett non è nuovo alle interruzioni dei concerti: nel 2000, sempre a Perugia, smise di suonare perché sosteneva che la temperatura sul palco fosse troppo bassa. Riprese solo quando furono portate delle stufe. Gli oltre quattromila spettatori presenti all'Arena Santa Giuliana di Perugia non hanno però perdonato al genio questo suo ennesimo scostante atteggiamento: hanno cominciato a insultarlo e a fischiare, senza però ottenere il ritorno sul palco. Ma pare che i problemi non si sono verificati solo sul palco. Al ristorante in cui ha cenato prima del concerto ha fatto svuotare la sala, e ha chiesto di essere servito da un cameriere che avesse smesso di fumare da almeno tre mesi, e all'uscita si è lamentato per essere stato fotografato per strada da alcuni giovani che lo avevano riconosciuto.

Mi piacerebbe pensare che ciò sia dovuto solo ad un po' di stanchezza per Jarrett anche se in realtà sappiamo tutti molto bene che proprio così non è.

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