giovedì, ottobre 18, 2007

Il "felino" sta arrivando

Ecco Apple Leopard: così cambia il volto dei Mac

Il nuovo "felino" di Apple si chiama Leopard e sarà nei negozi a partire dal prossimo 26 ottobre. La casa di Cupertino ha infatti appena annunciato la data ufficiale per il rilascio della nuova versione del suo sistema operativo MacOs X 10.5 e l'immediata disponibilità per il pre-ordine sul suo sito in una unica edizione al prezzo di 129 euro (una licenza) o di 199 euro per cinque licenze (family pack).

Leopard, la sesta versione del sistema operativo basato su Unix di Apple, ha secondo l'azienda ben 300 novità rispetto al suo predecessore MacOs X "Tiger" 10.4. Di queste, in realtà, solo poche sono visibili per l'utente ma sono in ogni caso un cambiamento notevole rispetto alle precedenti versioni. Tanto da spingere Steve Jobs, fondatore e Ceo di Apple, a dire che questa edizione del sistema operativo "rappresenta il migliore aggiornamento che abbiamo mai rilasciato".
I quattro elementi più appariscenti del "leopardo" di Apple, che è stato sottoposto negli ultimi nove mesi ad un intenso lavoro di test dalla comunità di sviluppatori e anche da molti curiosi che ne hanno scaricato le versioni preliminari, sono soprattutto relativi ad un miglioramento della interfaccia grafica e delle modalità d'uso. Le altre migliorie sono relative a tecnologie di base del sistema operativo, che stanno nascoste sotto il "cofano" del Mac.
Il primo dei quattro elementi è Spaces, cioè i desktop virtuali per Mac. In maniera simile a quanto accade con Linux, ma utilizzando una tecnologia che Apple sostiene essere più facile da utilizzare e da capire, Space permette di creare scrivanie virtuali che attraverso le quali gli utenti possono spostarsi a piacimento, aumentando lo spazio di lavoro. La modalità con gli schermi virtuali permette di assegnare singole applicazioni a particolari schermi, in modo da evitare confusione con troppi programmi aperti, e contemporaneamente di poterle spostare da uno schermo virtuale all'altro.
Il secondo elemento è Stacks, un nuovo sistema per racchiudere più elementi all'interno di cartelle virtuali contenute nel Dock, l'equivalente della task bar di Windows. In questo modo è possibile accedere a più documenti senza rendere troppo affollato il Dock stesso. Insieme a Stacks arriva anche una tecnologia inedita per la visualizzazione di tutti i contenuti del Mac che è mutuata da iTunes.
Chiamata Cover Flow, questa terza funzionalità consente di vedere tutti i documenti come icone tridimensionali, potendo scorrerle in orizzontale esattamente come le copertine degli album musicali dentro iTunes. Ogni icona di documento presenta poi come immagine una anteprima del suo contenuto: la miniatura della foto se è un file grafico, la prima pagina di testo se si tratta di un documento Word, Excel, di un Pdf o una presentazione PowerPoint.
L'ultima funzione, strettamente collegata, si chiama Quick Look ed è una funzione di anteprima direttamente dalle finestre del sistema operativo che permette di visionare l'intero contenuto di documenti audio, video, grafici e di testo senza bisogno di utilizzare l'applicazione che li ha creati. Simile concettualmente ai plug-in utilizzati sui dispositivi mobili e i telefoni cellulari (infatti la stessa tecnologia viene utilizzata anche sull'iPhone di Apple per visionare tutti gli allegati della posta elettronica), è pensata per essere utilizzata insieme ad una funzione di ricerca avanzata di MacOs X chiamata Spotlight.
Apple ha anche incluso un sistema di back-up integrato, Time Machine, con una interfaccia molto semplice da comprendere, un vocabolario collegato direttamente a Wikipedia, funzioni di controllo per i genitori, e la versione definitiva di Boot Camp, il software di Apple che permette di installare e utilizzare Windows o Linux sui Mac con processore Intel. L'attesa per la nuova versione di MacOs X è stata più lunga delle precedenti versioni. Come aveva dichiarato quasi due anni fa lo stesso Steve Jobs, al momento dell'annuncio dei lavori per creare Leopard, "adesso che Mac è una piattaforma stabile e rinnovata, continueremo ad innovare in questo settore ma ad una velocità più contenuta". Le precedenti versioni del sistema operativo sono infatti state rilasciate in media ogni anno e mezzo, mentre Leopard esce più di due anni e mezzo dopo il lancio di MacOs X 10.4, avvenuta il 29 aprile 2005. Viene tuttavia rispettata la tradizione di Apple che vuole che i nuovi sistemi operativi siano presentati l'ultimo venerdì del mese.
Insieme alla versione per client Mac, Apple ha anche annunciato il rilascio sempre il 26 ottobre della versione server di MacOs X 10.5. Tra le note particolari, la semplicità di configurazione tramite nuovi strumenti di amministrazione, gli application server per creare e gestire server wiki e podcast, oltre a tutte le funzionalità di application e web server (posta elettronica, Apache, Vpn). MacOs X Leopard server e client è realizzato a 64 bit con piena compatibilità con le applicazioni a 32 bit. Il costo della versione server è di 459 euro per una licenza e 929 per licenza con client illimitati. La versione a client illimitati sarà inclusa di serie nei server Xserve di Apple.

tratto da ilsole24ore

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